Descrizione
Il corso Allestimento Museale: le considerazioni preliminari della Museografia tratta una serie di valutazioni sul tema della progettazione museale.
Il corso allestimento museale insegna un modo di pensare non schematico e scolastico per far capire che le opere devono essere collocate nel giusto spazio. Vengono fatti continui riferimenti alla letteratura, alla storia dell’arte, all’architettura e alla storia. Con il supporto di grandi classici della letteratura, il corso insegna l’atteggiamento da assumere nei confronti delle cose e la sensibilità da recuperare nei confronti del dato oggettivo e della realtà , per poi applicarla e contestualizzarla nel lavoro di analisi e di allestimento museale.
Il museo viene trattato in tutti i suoi aspetti, in tutta la sua complessità e nella sua estrema estensione.
L’obiettivo del corso è insegnare a saper analizzare ed esporre una mostra o un evento, e coordinarne l’esposizione temporanea o permanente.
Qualora si fosse partecipi di un progetto di allestimento museale, è necessario capire in primis l’atteggiamento dell’artista nei confronti delle cose. Il progettista è chiamato a coordinare tutte le specificità disciplinari differenti e provenienti da campi scientifici completamente diversi, ma tutti concorrenti all’espressione e alla realizzazione di un fenomeno che da sempre si pone un obiettivo comunicativo.
Oggi riguardo ai musei si parla principalmente di tecniche di comunicazione, soprattutto riguardanti il tema estremamente dibattuto della percezione. Si analizzano anche i meccanismi che determinano quanto e come ci si affatica nella visita di un museo o nell’apprezzamento di una mostra temporanea.
Il corso allestimento museale si occupa di temi diversi, poiché il museo di oggi può ospitare diverse tipologie di esposizioni. Ci sono musei archeologici, d’arte, storici e scientifici. E’ fondamentale, pertanto, riuscire a declinare la propria capacità in ambiti multidisciplinari.
Al termine del corso l’approccio del discente sarà mutato. Si avrà una concezione più critica e proattiva nell’affrontare futuri lavori di allestimento museale, con l’idea che l’opera deve essere posta al centro e avere l’importanza che le era stata attribuita dall’artista.