Descrizione
Le organizzazioni, indipendentemente dal settore merceologico, sono sovente troppo concentrate sulla routine quotidiana: la giusta focalizzazione “sull’oggi” le induce, inevitabilmente, a non riuscire a gestire in modo efficace e sistematico la pianificazione del miglioramento.
Poiché il fine ultimo resta il raggiungimento sostanziale (e misurabile) degli obiettivi che l’organizzazione si è posta, mentre la pianificazione formale ne rappresenta il mezzo, il corso non impone l’applicazione pedissequa e aprioristica di tutti gli strumenti proposti. Ne consegue che i modelli presentati dovranno essere sviluppati in modo sartoriale, in funzione di variabili quali la complessità dell’obiettivo, la natura e consistenza delle risorse da investire e, non ultimo, gli attori chiamati al decision making (obiettivo strategico, tattico, operativo?).
Oltre al materiale trattato durante il corso (che resta come sempre appannaggio del corsista) vengono consegnati ulteriori documenti:
- crono-programmi (inerenti i casi pratici 1 e 2)
- proposta di intervento di consulenza, rapporto di audit (caso pratico 3)
I documenti sono modificabili in modo da poter costituire una base metodologica per il successivo utilizzo, sempre in forma sartoriale, negli specifici contesti di interesse.
Al fine di rompere la routine della formazione erogata in remoto, durante il corso il docente interagisce con alcuni corsisti che pongono questioni e domande.
Docente: Maurizio Michieli – Lead auditor, responsabile del Centro formazione CSQA, Direttore della Scuola di management agroalimentare CSQA.
Obiettivi
Agevolare il raggiungimento di obiettivi:
- da perseguire in modo pianificato e coerente con le strategie organizzative e le attese delle parti interessate interne ed esterne;
- con l’ausilio di chiari indicatori, volti a testimoniare il grado di conformità rispetto alle attese in termini di efficacia, flessibilità ed efficienza.
Il modello proposto, metodologicamente corretto e sostanzialmente efficace in quanto già testato con successo nella pratica operativa, resta relativamente (e volutamente) semplice e non vuole sostituirsi in toto ad altre metodologie eventualmente già in essere nell’organizzazione (quali ERM – Enterprise Risk Management, BMC – Business Model Canvas e così via).