Descrizione
La bonifica dei siti contaminati riveste un ruolo strategico nella pianificazione territoriale, in quanto consente di recuperare aree compromesse da fenomeni di contaminazione e da potenziali rischi per l’ambiente e la salute dei residenti. La bonifica di siti contaminati costituisce anche un’importante occasione per la riqualificazione di un territorio.
Per definizione normativa la bonifica è “l’insieme degli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento/le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello inferiore alle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR)/Contaminazione (CSC)” (art. 240 di D.Lgs. 152/2006); essa implica un forte intreccio di tematiche ambientali, economiche e normative, che condizionano notevolmente la sostenibilità degli interventi e conseguentemente la loro attuazione: la fattibilità economica del risanamento si lega in maniera diretta alle possibilità di riuso di queste aree e quindi alla loro valorizzazione”.
Nel processo di bonifica di un sito sono coinvolti soggetti pubblici e privati, al fine di ottimizzare e bilanciare il rapporto tra gli interessi sociali, ambientali ed economici.
Nel corso Bonifica siti contaminati – Il contesto normativo sono trattate le norme che regolano il trattamento dei siti contaminati:
- D.lgs. 22/97, il cosiddetto Decreto Ronchi;
- D.M. 471/99, specifico per le tecniche di caratterizzazione e le procedure di bonifica;
- Testo Unico sull’Ambiente (D.lgs. 152/2006), e i riferimenti al D.M. 471/99;
- D.lgs. 152/2006.
Infine si approfondiscono nel dettaglio gli aspetti connessi all’analisi del rischio introdotti nella normativa italiana.